martedì, dicembre 02, 2014

PRESENTAZIONE di Red Carpet di Giorgia Penzo


Buona sera, bloggers e lettori! Il libro che vi presento oggi è un libro che io comprerò subito non appena avrò l'Ereader, mi ispira troppo, è il libro della scrittrice Giorgia Penzo: "Red Carpet". Qui sotto trovate tutte le informazioni, buona lettura!


Titolo: Red Carpet
Autore: Giorgia Penzo
Editore: GDS
Collana: Aktoris
Data di pubblicazione: 2013
Serie: Red Carpet #1
Genere: urban fantasy
Prezzo di copertina: € 1.49 (ebook), € 16.90 (brossura)
Pagine: 307
ISBN: ebook (9788867821235), brossura (9788867821303)
Dove acquistare il libro: cartaceo su IBS (http://www.ibs.it/code/9788867821303/penzo-giorgia/red-carpet.html), ebook su AMAZON (http://www.amazon.it/Red-Carpet-Giorgia-Penzo-ebook/dp/B00DSTXP0W/ref=tmm_kin_title_0) e KOBO (http://store.kobobooks.com/it-it/books/Red-Carpet/0zT4C5LGV0abUquXMv78KA?MixID=0zT4C5LGV0abUquXMv78KA&PageNumber=1&s=smqS2BhsT0WDTi2oIEeh7A&r=1)

Biografia dell'autrice:
Giorgia è nata a Reggio Emilia nel 1987. Dopo aver conseguito la maturità magistrale, s’iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma dove si laurea a pieni voti. Le discipline a cui resta particolarmente legata sono Filosofia e Storia del diritto.
Essendo da sempre interessata al passato e ai suoi protagonisti, la storia e la ricerca sono parte integrante della sua passione per la scrittura. I suoi interessi spaziano dalla mitologia classica, fino all’arte e il cinema.
È autrice di diversi racconti, e di una duologia urban fantasy composta dai romanzi “Red Carpet” e “Asphodel“ (Editrice GDS).
A Marzo 2014, con il racconto “La Stella di Seshat”, si classifica al terzo posto nel concorso letterario #SEMantica 22 indetto dalla casa editrice SEM Edizioni.
Con la casa editrice digitale Genesis Publishing ha pubblicato il saggio storico giuridico “I processi a Luigi XVI e Maria Antonietta – Dal trono al patibolo”.

Blog: http://giorgiapenzo.wordpress.com/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/giorgiapenzo.autrice
Sinossi:
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.


Vi lascio con una chicca tratta da questo fantastico romanzo, che vi invito naturalmente a comprare in tanti: "«Incolpi la gente di credere in Dio considerandola una massa di poveri illusi. Tu ti conforti nella scienza che fa solo congetture. Quali prove concrete hai a sostegno della tua tesi della malattia da cinquecento milioni di dollari?».
Scossi la testa come per dire che non ne avevo, ed era la verità. Ipotesi più accreditata non è sinonimo di certezza. È solo più facile per me da accettare, com’è più semplice per chi ha fede pensare che i vampiri siano i dannati terreni che Dio non vuole nemmeno all’inferno.
Una lacrima mi rigò la guancia e immediatamente Adam sciolse la presa ad un passo da quella che sarebbe potuta essere la mia fine. Rimasi sdraiata nella stessa posizione in cui mi aveva costretto, supina, e ricominciai a respirare gradualmente senza allontanare i miei occhi dai suoi. Era bello tornare a vivere sotto il suo sguardo.
Si avvicinò ulteriormente al mio viso parlandomi sopra le labbra. Le sfiorò più volte con le sue, senza il minimo proposito di baciarmi.
«Forse potrebbe essere la morte la vera malattia e noi la legittima cura. Guardami, Elizabeth» bisbigliò alzandomi il mento col pollice. «Ho quasi duecentocinquanta anni e non ne dimostro nemmeno trenta. Magari tra qualche anno scoprirete le origini della patologia che ammorba gli angeli, e allora la rivenderete a coloro che vorranno volare»."

Giada

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