sabato, novembre 19, 2016

RECENSIONE di Lui vuole tutto di Marilena Barbagallo

Buona sera, bloggers e lettori! E' un orario un po' inusuale per me per pubblicare una recensione, ma è sabato sera, ho appena finito uno dei migliori romanzi dell'anno e sono gasatissima. E' il primo romanzo che leggo di Marilena e mi chiedo perché non abbia letto prima i suoi romanzi, cioè sta ragazza sa scrivere benissimo! 


PREMESSA
Presa dalla frenesia di comprare ebook, una sera ho deciso di comprare anche "Lui vuole tutto" di Marilena, era un libro che aspettavo di comprare da moltissimo tempo e, inutile dirvi che l'ho divorato in quattro giorni. E' stupendo. E' un dark romance che presenta delle caratteristiche del romanzo psicologico, poiché permette al lettore di entrare completamente nella mente dei protagonisti, Krum e Ambra e di provare ciò che provano loro. Fidatevi, questo romanzo merita tantissimo e mi sto mangiando le mani perché non ho ancora caricato la scheda con i soldi per comprare "Lei vuole tutto" e "Oscuro".

TRAMA (da Goodreads)
Krum Botev non ha mai avuto nulla nella vita a parte se stesso. Conosce solo ciò che gli è stato insegnato. Duro, egoista, insensibile, ma fedele al Padre, colui che lo ha cresciuto ed educato secondo i valori della società segreta di cui fa parte. Mai nessuno è riuscito ad abbattere la sua corazza. Nessuno può toccarlo fuori e dentro. Nessuno tranne lei, che fa parte di una fetta di passato che Krum non riesce a dimenticare. Ambra Livori, bella e ricca ereditiera, ha sempre avuto tutto. Ma gli incubi non le danno tregua, continuano a mostrarle quell’uomo che le rovinò la vita quando aveva solo sedici anni. Il ricordo di lui, col tempo, si è trasformato in un sentimento perverso che non riesce a tollerare. Proprio quando Ambra decide di imparare a controllare le sue emozioni, riceve una strana convocazione. Le sue origini verranno messe in discussione e il passato diverrà un terribile presente da cui non potrà fuggire. Combattere per se stessa sarà l’unica soluzione. Cosa lega Ambra e Krum? Ma soprattutto, possono due anime tanto diverse riuscire a toccarsi fuori e dentro? Un’organizzazione segreta, una passione indomabile, un uomo e una donna destinati a scontrarsi.

RECENSIONE
Premetto che sto faticando molto a controllarmi, vorrei saltare per la casa per il finale di questo romanzo che mi ha lasciata a bocca aperta. Inizierò, come sempre faccio con i romanzi che mi sconvolgono e che entrano a far parte dei miei romanzi preferiti, con una gif.... perché Oh my God, non riesco ad esprimere molto bene a parole tutte le emozioni che mi ha lasciato dentro questo romanzo. 
*Inspira ed espira per cercare di calmarsi* Lettori, sono di fronte ad uno dei migliori romanzi dell'anno: "Lui vuole tutto" è uno dei dark più belli che abbia mai letto quest'anno, e Marilena Barbagallo è diventata ufficialmente uno delle mie scrittrici preferite. Non vorrei divagare troppo, insomma sono emozionata, eccitata, agitata, gasata... Questo romanzo mi ha trasmesso moltissime emozioni ed è proprio questo che un romanzo ben scritto deve fare: trasmettere le emozioni dei protagonisti ai lettori e lasciarli con un enorme senso di vuoto dopo aver finito il libro, perché io mi sento così in questo momento. Ma partiamo dal principio.Ambra Livori è una ricchissima ventiseienne che soffre ancora per la morte del padre, e sopporta a malapena la madre, che le appare come una riccona senza empatia. Ambra è una donna forte, sa quello che vuole e sa quali sono i suoi diritti e i suoi interessi, perciò non esita a combattere e a far valere le sue opinioni quando qualcuno cerca di imporre la propria idea su di lei. Krum Botev è un uomo tormentato, chiamato Led (ghiaccio in bulgaro) dai suoi compagni di cella e anche dagli altri guardiani della Setta di cui fa parte da quando aveva poco più di diciannove anni. Il passato sia di Krum che di Ambra rischia di minacciare il loro futuro, poiché i due continuano a venirne tormentati, entrambi continuano a tornare a quel pomeriggio di sette anni prima, in cui la ragazza venne rapita da Manuel e Krum stesso, le sevizie a cui era sottoposta, la mancanza di calore, cibo e acqua hanno lasciato un segno indelebile su di lei quanto il tentativo di stupro quasi subito da parte di Manuel.

Ma Krum e Ambra sono destinati a incontrarsi di nuovo, ecco perché si incroceranno per puro caso all'Arcano, un locale privato e molto hot in cui si può entrare solo su invito. Dove Ambra andrà con la sua migliore amica, la spavalda e direi rumorosa Emma. E lì scatta di nuovo la scintilla tra di loro, entrambi rivivono la paura, l'attrazione sessuale, la tensione tra di loro.

Aveva ancora paura di me, di ciò che ero stato per lei. Io ero dentro di lei e lo sarei stato per sempre.
Lei avrebbe avuto sempre paura di me.
Lei avrebbe avuto sempre paura degli uomini.
Io sarei stato tutti gli uomini della sua vita.
(Krum Botev)

Non posso ammettere di aver pensato che sia eccitante.
E' quello che pensa il tuo corpo.
Il mio corpo, non la mia testa. Viene sempre prima la testa. La logica, ciò che è normale. E io noi non siamo normali, non potremmo mai esserlo. Siamo uno scontro continuo, due fili della tessa corda ormai spezzata.
(Ambra Livori)

Ambra non vuole ammettere a se stessa di trovare attraente il suo rapitore, tant'è che all'inizio del libro teme di avere la Sindrome di Stoccolma, ma quando poi capirà le azioni di Krum di sette anni prima, presto cambierà la sua considerazione di lui. Ambra è una ragazza molto indecisa, nel corso dei capitoli cambia sempre idea su ciò che prova e che vuole fare nei confronti di Krum, i suoi attacchi di gelosia la rendono una stronzetta a volte antipatica, ma in fin dei conti buona. 
Violento, prepotente, ma, che Dio mi perdoni, incredibilmente attraente. 
(Ambra Livori)
Krum ha sempre pensato ad Ambra in questi anni, l'ha persino pedinata. Non è riuscito a togliersela dalla mente e dal corpo, perché, proprio come Aleksandra per Henri Lamaze, anche lei gli è entrata sottopelle, la sente dovunque anche quando non è presente e ha bisogno di averla sempre sotto controllo affinché non incontri Manuel, lo stronzo fighetto della Setta. Ah, dimenticavo, il migliore amico di Krum è il dolce e pacato Oscar, il primo forse ad ammettere che è bello conversare con una donna invece di scopare solo con lei. Krum, sebbene abbia dei modi estremamente violenti e sia di una prepotenza unica, vuole agire solo per il bene di Ambra, vuole proteggerla da tutto, persino da se stesso. Sì, perché come Ambra non è la stronzetta viziata che appare, anche Krum non è il violento uomo di ghiaccio che appare, lui ha semplicemente sepolto sotto strati di rabbia la sua incapacità di relazionarsi con gli altri, con le donne e il suo sentirsi inutile per il mondo intero. La backstory di Krum è davvero tristissima, ti strappa il cuore e te lo riduce in brandelli e in fondo poi riesci a capire perché lui sia diventato l'uomo che è ora: perché non sa cosa sia l'amore, il conforto, la gentilezza. I suoi modi rudi rispecchiano l'ambiente bulgaro nel quale è cresciuto e le violenze che lui stesso ha subito quando era molto piccolo. Per quanto riguarda Ambra, è più che comprensibile che Krum la reputi una principessina viziata. Forse in certi momenti lui si è forse sentito geloso di lei, ma ha sempre fatto un enorme sforzo per comprenderla e cercare di venirle incontro nelle sue richieste (che a volte erano davvero stupide). 
Vorrei essere qualcosa per lei, anche se non saprei dire cosa. Vorrei essere tutto, fuorché quel male che dice che io sia
(Krum Botev)
Vorrei averla, solo una volta, anche se fosse l'ultimo dono di questa vita insensata. 
(Krum Botev)
Ambra alla fine dimostra di non essere solo una principessina, ma una donna forte e determinata, tanto da avanzare pretese molto grandi al Padre, il co-fondatore della Setta (non vi dico chi sono gli altri due!). Krum invece mostra di avere un cuore che batte, sotto quella patina di ghiaccio che lo ricopre e che Ambra è l'unica capace di donargli quel calore che lui non ha mai provato, ma di cui ne sente subito la mancanza non appena lei fa la stronza o si allontana da lui (anche in malo modo).

Il romanzo, costruito con un alternanza di POV, ovvero con l'alternanza del POV di Krum e Ambra, permette ai lettori di conoscere ogni pensiero, ogni desiderio e ogni paura che aleggia nel cuore dei personaggi, di mostrarne la loro forza e la loro debolezza. Grazie a dei flashback segnalati nel testo conosciamo l'infanzia di Krum, segnalataci nel testo con il corsivo o con un semplice "Bulgaria, diciannove anni prima" o "Sette anni prima".  Ho amato i personaggi per la loro personalità e per lo sviluppo psicologico che presentano nel romanzo, è stato bello entrare nella testa di Krum e Ambra, sapere cosa li tormenta, li assilla e cosa li calma. La profondità psicologica di questi personaggi è di una perfezione unica, raramente ho letto romanzi così perfetti. L'attrazione sessuale e la chimica presente tra Krum e Ambra è così potente che i due riescono quasi a leggersi nel pensiero, da quando si comprendono così bene l'un l'altra.

E po', diciamocelo, Krum che parla in bulgaro è così sexy che sprizza sesso da tutti i pori. Un po' comprendo perché quando Krum parla nella sua lingua madre lei impazzisce, anche io l'ho quasi fatto durante la lettura. Le lingue slave sono sexy su uomini aitanti, prestanti e iper muscolosi come Genz (di Sagara Lux) e Krum. Hanno acceso i miei desideri più intimi e anche molto molto dirty - ma questa non è la sede dove parlarne.

Vi saluto con due citazioni tratte da questo romanzo che vi consiglio con tutto il cuore, se amate i dark romance come me:
"A volte, godersi il presente vale più che vivere mille vite passate o future. Lo guardo negli occhi e penso che se mi dessero la possibilità di scegliere di rivivere una vita in cui lui non c'è rifiuterei senza alcun pentimento. E lo farei anche solo per un istante, pur di avere questo stesso attimo in cui i suoi occhi mi fissano come se fossi la cosa più preziosa che possiede."
(Ambra Livori)

Ho dedicato a lei ogni pioggia d'estate.
Ho dedicato a lei ogni gelido inverno.
Ho dedicato a lei ogni squarcio sulla pelle.
Ho dedicato a lei ogni imprecazione.
Ho dedicato a lei ogni notte in bianco.
Ho dedicato a lei ogni pensiero puro.
Ho dedicato a lei tutta la mia rabbia e lei nemmeno lo sa.
La devi lasciare andare.
Non ce la faccio. Non si può lasciare andare qualcuno che non è mai stato tuo. Non si può rompere un desiderio senza averlo soddisfatto.
Non si può capire l'amore senza...
(Krum Botev)

xoxo,
Giada

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