martedì, novembre 28, 2017

RECENSIONE di The Sheikh's Fake Fiancée di Leslie North/ REVIEW of The Sheik's Fake Fiancée by Leslie North

Buona sera, bloggers e lettori! Eccomi qui per la nuovissima recensione di un libro che negli USA è uscito il 7 giugno 2017. Meglio tardi che mai, no? xD Insomma, sto passando un periodo di grandi novità sotto tutti i punti di vista e avevo bisogno di una lettura leggera, piacevole ma romance. Il romanzo di Leslie North è arrivato al momento giusto.

PREMESSA
Quando ho scaricato questi romanzi da Netgalley (un sito americano in cui blogger e giornalisti hanno accesso alle ARC, i libri in anteprima) pensavo che li avrei letti subito, ma ho avuto un sacco da fare a causa dall'università e ho dovuto rimandare. Come vi dicevo, sto attraversando un periodo di grandi cambiamenti, e avevo bisogno di un romanzo non impegnato. Se cercate una lettura romance, a tratti piccante, questo libro è ciò che fa per voi.

TRAMA (DA GOODREADS)
Dopo aver perso i suoi genitori, l'artista americana Elena ha programmato un tour del mondo. Adesso, nel caldo umido del Medio Oriente, sta trovando difficoltoso tornare alla sua vita reale a casa. Ma con metà della vacanza ancora davanti a sé, lei e la sua amica sono pronte per giungere alla loro prossima destinazione.... Quando un incontro fortuito cambia ogni cosa. Uno scuro e attraente sconosciuto con un sorriso diabolico cattura l'attenzione di Elena, ma come avrebbe potuto prevedere che fare un innocente favore le avrebbe cambiato la vita per sempre?
Lo sceicco Asim fa sempre affidamento sul suo intuito... con il business e con le donne. Insieme ai suoi fratelli lavora duramente per mantenere a galla la loro compagnia, ma preferisce vivere il momento. Man a mano che la pressione di sua madre aumenta nel fargli capire che deve sposarsi e metter su famiglia, Asim ha bisogno di una via di fuga. E' incantato dalla bellezza americana che vede al café, e lei non avrebbe potuto capitare nel momento migliore. Ma quando lui le chiede di diventare la sua finta fidanzata, lui non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe cambiata per sempre.
I due non perdono tempo a mettersi insieme, ma quando la spontaneità provoca ad Elena una complicazione inaspettata, Asim sarà pronto per affrontare il futuro?

RECENSIONE
Avete presente quando vi rendete conto che avete bisogno di un libro leggero per passare il tempo? Ecco, questo è quello che è stato The Sheikh's Fake Fiancée per me. Di sicuro il romanzo non ha grandi premesse intellettuali, ma è davvero una buona lettura. 

Il romanzo ha come protagonista Elena, una giovane neolaureata che insieme alla sua amica Aubrey va a fare il viaggio del mondo. Per Elena è ancora difficile accettare la morte dei suoi genitori, avvenuta pochi anni prima, e pensa che questo viaggio possa esserle utile per andare oltre questo profondo dolore. L'autrice ci presenta Elena e Aubrey in un'azione in media res, in pieno svolgimento, quando loro stanno impacchettando le loro cose per Cipro, la loro prossima destinazione. Per un mese le due ragazze hanno risparmiato più che potevano per permettersi di viaggiare, e questo è lodevole visto che non penso sia facile avere denaro sufficiente per viaggiare in Medio Oriente. Proprio prima di andare al traghetto che le condurrà all'isola greca, le due ragazze si fermano in un café, e lì Elena vede un bellissimo e sexy uomo arabo. Le cose cambieranno quando quest'ultimo le chiederà di essere la sua ragazza per finta, perché non approva il fatto che sua madre gli abbia pianificato il matrimonio con una ragazza che nemmeno conosce e con la quale non ha nulla in comune. 

La relazione tra Elena e Asim, ricco sceicco arabo, inizia come finta ma diverrà vera per almeno uno dei due. Interessante è il fatto che l'autrice ci introduca i due fratelli di Asim, protagonisti degli altri due libri della trilogia, Nasir e Basri. E' stato bello di leggere dell'evoluzione del rapporto tra Elena e Asim, ma personalmente avrei voluto che fosse dedicato più spazio ad Aubrey, un personaggio che io ho adorato per la sua simpatia e la sua allegria. 

In generale ho trovato il libro ben scritto, scorrevole (l'ho letto in un giorno e mezzo), e a parte qualche refuso e qualche ripetizione eccessiva, una buona lettura. Se volete passare delle ore belle, viaggiando per Beirut, questo libro fa per voi.

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, e vi dico già che leggerò gli altri romanzi della Azhar Skeikhs Books, perché mi piacciono un casino.
"So if she only served as his cover story, then there shouldn't be any problem. Just having fun with him. No strings attached. 
No matter how much her heart throbbed at the thought of something more with this man."
(Elena)

xoxo,
Giada

sabato, novembre 25, 2017

RECENSIONE di D'amore e ombra di Isabel Allende

Buon sabato, bloggers e lettori! Ultimamente sono stata molto impegnata a causa dei molti progetti che seguo, e sebbene abbia letto tre romanzi, questo è il primo che riesco a recensire dopo tanto tempo. Intanto vi annuncio che ho finito di scrivere il mio romanzo e che sto per iniziare l'editing, la data di pubblicazione verrà resa nota a tempo debito, ma con certezza vi posso solo dire che il libro uscirà nel 2018. Oggi vi recensirò un romanzo della Allende uscito nel 2005 che ho trovato sconvolgente per le tematiche trattate.

PREMESSA
Chi mi conosce sa che amo il Realismo Magico, un genere letterario proprio del Latinoamerica che mischia elementi di magia o fantastici a contesti reali. Io e la Allende ci siamo incontrate quando andavo in quarta superiore e ho deciso di portare "La casa degli spiriti" come argomento di tesina, col senno di poi avrei dovuto portare questo libro invece di quello, per la vastità di argomenti trattati. La Allende per me è una certezza. E' la mia autrice preferita, quella da cui ritorno ogni volta che ho un blocco creativo o quella a cui mi rivolgo quando ho bisogno di storie intense raccontante all'interno di un contesto politico che funge da critica al periodo storico in cui lei ha vissuto.

TRAMA (da Goodreads)
Sullo sfondo dell'inquieto scenario della società cilena, il sorgere di un amore tra due giovani giornalisti impegnati in una pericolosa indagine. Evangelina, una ragazza di facoltà medianiche, sparisce all'improvviso sequestrata dalla polizia. I due giovani, Irene e Francisco, si mettono alla sua ricerca, percorrendo una triste trafila che li porta dai commissariati alle carceri, dalla morgue ai campi di concentramento, mentre l'incubo della dittatura si fa sempre più incombente. Nell'appassionata descrizione della crescita sentimentale ed etica dei due giovani, dietro cui si cela una vicenda collettiva dura e drammatica, e nella perfetta costruzione di una trama che si fa via via sempre più avvincente, Isabel Allende dispiega ancora una volta le grandi doti di narratrice che hanno fatto deLa casa degli spiriti un bestseller mondiale.

RECENSIONE
Ogni libro di Isabel Allende è un viaggio. Un viaggio travolgente e sconvolgente che mi porta in Sud America, vicino alla Cordigliera, nei villaggi arsi dal caldo e pieni di polvere, nell'umido della foresta. Isabel Allende è una garanzia, e anche in questo romanzo, si conferma la grande autrice che è. Ci troviamo nel villaggio rurale di Los Riscos, due ragazze, scambiate nella culla alla nascita vivono ognuno la vita dell'altra e amano la loro famiglia adottiva: sono Evangelina Flores e Evangelina Ranquileo. Evangelina Ranquileo è il totale opposto di Evangelina Flores, dove la prima è bionda, magra e delicata, l'altra è una ragazzotta di campagna piena di energia. Evangelina Ranquileo, però, presenta doti medianiche che sconvolgono la sua famiglia e Digna, la madre, cerca in ogni modo di porvi rimedio. La narrazione si sposta, presentandoci la famiglia Leal, in cui il professor Leal, docente universitario è un fervente idealista con idee anarchiche e vuole che la dittatura cada perché si possa stabilire un governo che faccia davvero qualcosa di utile per il popolo. Conosciamo quindi i figli dei Leal, ma i POV che vengono mostrati con maggior frequenza sono quelli di Francisco Leal. Francisco è un ragazzo sensibile, colto (ha studiato psicologia e ha passato un anno in Europa, com'era tradizione all'epoca) che decide di diventare fotografo per un giornale liberalista. E' qui che Francisco conosce la bellissima, eccentrica e originale Irene Beltrán. Insieme, i due indagheranno le doti medianiche di Evangelina Ranquileo, e ne indagheranno le conseguente sparizione.

I problemi d'amore, le difficoltà economiche, gli interessi dei due giovani si staglieranno sullo sfondo di un Cile in piena animosità, causata dalla repressione del Generale, il dittatore. La politica e i sentimenti si mescolano creando così un atmosfera densa di una tensione sempre più crescente, che culminerà proprio nella sparizione di Evangelina Ranquileo. La censura, la polizia di stato (che veniva organizzata come un esercito a parte, con una sua amministrazione e le sue regole), i soprusi di quest'ultima nei confronti dei più deboli porteranno al tema centrale del romanzo: i desaparecidos. I desaparecidos hanno un ruolo centrale, in quanto diretta conseguenza del regime dittatoriale, perché oppositori politici o semplici persone che simpatizzavano con il sindacato (e dato il periodo storico, la paura che avvenisse una rivolta stile Rivoluzione Russa del 1917 che portasse al potere i comunisti era elevata) o che lottavano per avere gli stessi diritti degli aristocratici. Quando Irene e Francisco scopriranno cosa si cela nella miniera di Los Riscos, apriranno un vaso di Pandora che li spingerà a diventare i nemici dello Stato. Il regime militare, che puntava sulla segretezza di tali malefatte da parte della polizia, tentò di liquidare i desaparecidos come morti di cui bisognava dimenticarsi al più presto, rifilando favolette sull'ottima condizione dello Stato... Quando invece le persone più povere morivano di fame, e il resto della popolazione lottava per sopravvivere agli stenti. In genere i desaparecidos erano dapprima prigionieri politici che venivano arrestati, ma che in seguito sarebbero stati uccisi perché sapevano troppo. Un esempio di questo modo d'agire da parte del governo lo abbiamo in Faustino Rivera, che viene ucciso da un camion che è venuto fuori dal nulla.

Come sempre, Isabel Allende riesce a mescolare in modo sapiente i sentimenti umani con le atrocità della politica, creando un romanzo molto intenso che a mio avviso dovrebbe essere letto da tutti gli studenti di medie e superiori, perché ancora oggi ci sono persone in Sud America che aspettano di poter riconoscere i resti dei propri cari e di dare loro degna sepoltura. Perché ci sono ancora oggi persone che combattono contro trafile burocratiche, liquidando tutto il loro denaro, senza sapere se riusciranno mai a vedere i resti dei loro parenti o amici. I temi e i sottotemi presenti in questo romanzo offrono un ottimo spunto da cui partire per poter parlare delle condizioni in cui vivevano i poveri durante la dittatura, le condizioni e le torture a cui venivano sottoposti i prigionieri politici e le fosse comuni nelle quali venivano buttate per cancellare la loro esistenza poiché sapevano troppo. Io mi sento davvero di consigliarvelo, perché sono davvero pochi i libri che trattano questi argomenti. Per me sono cinque stelle super meritate. 

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro che vi consiglio caldamente, se volete conoscere la vera faccia dell'America Latina:
"Lei considerava se stessa come una cometa navigante nel vento e, spaventata dai propri trambusti interiori, cedeva talvolta alla tentazione di pensare a qualcuno che ponesse freno ai suoi rimorsi; ma questi stati d'animo le duravano poco. Quando meditava sul futuro diventava malinconica, per questo preferiva vivere in libertà finché le fosse stato possibile."
(Irene Beltrán) 

xoxo,
Giada
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