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mercoledì, gennaio 14, 2015

Collaborazioni #3: L'ultima colonia di John Scalzi

Buona sera, bloggers e lettori! Anche questa sera presenterò un libro targato Gargoyle Books, "L'ultima colonia" di John Scalzi, un libro che penso vi piacerà molto. Curiosi? Continuate a leggere questo post e scoprirete qualcosa di più su questo bel libro. Buona lettura!


Titolo: L'ultima colonia
Autore: John Scalzi (l'autore di "Morire per vivere" e "Le brigate fantasma")
Collana: Extra
Costo: 18 €
Pagine: 315 pagine
Titolo originale: The Last Colony ( 2007), traduzione di Benedetta Tavani

Sinossi:
Non sempre eseguire gli ordini fa davvero un buon soldato.

John Perry e Jane Sagan − ex soldati delle Forze di Difesa Coloniale − hanno rinunciato alla vita militare e ai loro corpi geneticamente modificati per vivere come Amministratori del pianeta di Huckleberry. La loro tranquillità viene, però, interrotta dalla visita del Generale Rybicki, che propone a entrambi di diventare responsabili del governo di Roanoke, una nuova colonia umana. Vinte le iniziali titubanze, la coppia accetta e parte. L’approdo − lo si scoprirà presto − non è Roanoke bensì un altro pianeta da dove i due − esche, loro malgrado, necessarie alla messa a punto di un piano di guerra − dovranno attirare le astronavi del Conclave, una federazione di razze extraterrestri con l’obiettivo di limitare l’espansione della specie umana nell’universo. Le flotte aliene, una volta individuati i nuovi insediamenti terrestri, provvedono ad evacuarli e, se i coloni fanno resistenza, li eliminano. Oramai per l’Unione Coloniale la situazione è diventata insostenibile: il Conclave deve essere annientato, anche a costo della carneficina degli abitanti di Roanoke. A questa macabra eventualità non intendono sottostare né il Maggiore Perry né il Tenente Sagan, il cui acume strategico e la consolidata esperienza si riveleranno determinanti per far prendere una piega del tutto inaspettata al corso degli eventi.

Terzo titolo della serie “Old Man’s War”, anche L’ultima colonia procede perfettamente autonomo rispetto a Morire per vivere e a Le Brigate Fantasma. A differenza dei due romanzi precedenti, qui Scalzi mette in secondo piano le scene d’azione e dei combattimenti interstellari e si concentra di più sui contraccolpi che i giochi della politica e del potere hanno sui personaggi.

Centrale è infatti la riflessione − in chiave felicemente narrativa − sull’imperialismo, credo di un ceto politico il quale, pur di rafforzare maggiormente la propria influenza, ignora le priorità e il benessere delle popolazioni che dovrebbe rappresentare.

Gli obiettivi di dominio dell’Unione Coloniale rimandano alle brame espansionistiche dei governi reali, sempre più sordi e accentratori.

Nel romanzo, però, l’impeto predatorio dell’UC trova un freno nell’attitudine alla compassione dei protagonisti, John Perry e Jean Sagan. I due si affrancano dai diktat dell’UC e agiscono, invece, in favore della pace e dell’unità.

Quest’attenzione al percorso etico dei personaggi si sviluppa in maniera affatto buonista bensì nello stile di Scalzi, irriverente e fulmineo insieme.

Lo scrittore ci lascia con il dubbio che gli uomini possano essere migliori dei loro governi.

Un’utopia o un monito di speranza in questi tempi tetri di conflitti permanenti?


Vi lascio con una citazione di John Scalzi: "“I am not responsible for actions of the imaginary version of me you have inside your head.” ― John Scalzi/ "Non sono responsabile per le azioni dell'immaginaria versione di me che hai nella testa."

Giada
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