domenica, febbraio 21, 2016

RECENSIONE di Colpa delle Stelle di John Green

Buona sera, bloggers e lettori! Non so se alcuni di voi hanno letto il doloroso libro "Colpa delle Stelle" di John Green da cui è stato tratto il film, ma io l'ho rimandato per un anno e mezzo temendo come mi avrebbe fatto sentire e purtroppo, mi ha fatto star male come avevo previsto. Ora vi spiegherò tutto nella recensione, buona lettura!

PREMESSA
John Green. Colpa delle Stelle. Ho rimandato per un anno la lettura di questo libro, in parte perché volevo leggerlo senza la pressione dell'imminente uscita del film, in parte perché sapevo che trattava un tema molto delicato e quindi dovevo prepararmi psicologicamente prima di poterlo leggere. Non so cos'altro dire, faccio fatica a tenere insieme le mie frasi perché sono sconvolta... Oddio, sconvolta è dire poco, direi traumatizzata e ricordo che un solo libro mi aveva lasciato così: "Amabili Resti". Sebbene i due libri trattino due temi diversi, ma molto forti, mi hanno traumatizzato ugualmente, perciò vi invito a prendere la mia recensione come uno sfogo personale, un bisogno di esternare i sentimenti che ho provato durante la lettura del libro.

TRAMA (da Goodreads)
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

RECENSIONE
L'ultimo libro che ho letto che riguardava un tema delicato come la leucemia, lo stupro o il cancro è stato alle superiori e in quel caso il libro riguarda la leucemia della protagonista, e il libro era "I passi dell'amore". E' stato sconvolgente pure quello. Ricordo di essere rimasta sveglia fino alle tre di notte pur di finirlo e mi sono messa a piangere nel cuore della notte per via del suo finale. Nonostante Nicholas Sparks non sia al momento tra i miei autori preferiti, ricordo ancora quella notte in cui sono scoppiata a piangere... Perché non ci crederete ma mi sono scese solo due lacrime verso la fine leggendo questo libro, ma ugualmente mi ha tramortito con la sua potenza, la sua profondità. Pensavo fosse necessaria questa premessa perché, come ripeto, è passato molto tempo dall'ultima volta che ho letto un libro del genere.

Hazel Grace è una sedicenne che è sopravvissuta, grazie ad un farmaco sperimentale, al cancro; la sua vita procede lenta tra college, casa e cicli di cure mediche e visite mediche. Hazel è una ragazza arguta, intelligente, forte e brillante e, sebbene costretta dai suoi genitori a "vivere la sua vita" va agli incontri degli gruppo di supporto del gruppo del Cuore Letterale di Gesù. L'unica persona che "conosce" (lo metto fra virgolette perché poi lo conoscerà meglio solo grazie a Gus), è Isaac, un ragazzo un po' bizzarro ma che desidera solo essere amato così com'è, con il suo occhio di vetro e la sua incipiente cecità. Ad uno di questi incontri conosce Augustus Waters, un ragazzo interessante e molto profondo, che dimostra fin da subito di provare interesse nei suoi confronti. L'amore di Hazel per la letteratura e in particolare, per il libro di Peter Van Houten, autore americano emigrato in Olanda, porta il ragazzo ad interessarsi al libro preferito della ragazza "Un'Imperiale Afflizione". L'evolversi della storia di Augustus e Hazel, è in fondo il loro miracolo, il loro riscatto verso quella vita che ha regalato loro una malattia incurabile che possono solo tenere a bada con farmaci e narcotici e che sanno che provocherà loro la morte precoce. Il rapporto di coppia, sì, perché alla fine diventano una coppia a tutti gli effetti, non è mai stucchevole, è divertente, a volte litigioso ma loro arraffano quanta vita possono insieme, per vivere più che possono la loro storia, una storia che sanno entrambi, non è destinata a durare perché prima o poi uno dei due morirà. Indimenticabile è stato per me il loro viaggio ad Amsterdam e la naturale evoluzione di una storia d'amore che passa dai baci al rapporto fisico. Interessante è stato per me anche lo scoprire la backstory dietro al comportamento da stronzo indifferente dello scrittore Peter Van Houten. Non è un libro scontato sul cancro, ricco di stereotipi e cose simili, è visto dal punto di vista di un adolescente che vuole vivere, vuole fare esperienze e vuole amare e vuole ricambiare l'amore di chi la ama.

E' un romanzo che ti entra sotto pelle, che ti colpisce dritto al cuore, che vivi in prima persona anche se tu non sei il protagonista del libro, è un libro intenso, delicato e indimenticabile. Indimenticabile perché leggere una storia del genere dal punto di vista di un'adolescente, con tutti i suoi sogni, le sue speranze, le sue aspirazioni che tuttavia sa che non si potranno realizzare a causa del cancro sono stati un colpo al cuore, sul serio.

Vi saluto con questa citazione tratta dal libro:
"Ho pensato a papà quando mi aveva detto che l'universo vuole essere notato. Ma quello che vogliamo noi è che l'universo si accorga di noi, è vedere che all'universo gliene frega qualcosa di quello che ci succede non a noi intesi come forma di vita in generale, ma ciascuno di noi, come individui."
(Hazel Grace)

xoxo,
Giada

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