giovedì, febbraio 11, 2016

RECENSIONE de La Regina dei Draghi di George R.R. Martin

Buona sera, bloggers e lettori! Mi scuso per il ritardo con cui vi scrivo, ma ieri avevo voglia di leggere, e visto che era da tanto che non facendo (forse meno rispetto a quanto non scrivo i miei romanzi) e ho finito "La Regina dei Draghi" di Martin, il libro che avevo lasciato in sospeso prima della sessione invernale. Finirò di leggere gli 80 libri della mia Reading Challenge? Non lo so, ma ci voglio provare e quando mi metto in testa una cosa, faccio di tutto per realizzarla. Vi auguro una buona lettura della mia recensione.

PREMESSA
L'epica saga di George Martin continua, non ci si può affezionare ad un personaggio che subito questo muore, perciò per quanto io provi a non affezionarmi a nessun personaggio in particolare, mi è sempre più difficile non farlo. La guerra divampa nei Sette Regni e una Cometa di Sangue assume un significato diverso per ogni personaggio, maggiore o minore che sia, del libro. Non potevo non continuare la saga che fa continuare a dire a tutti i fan di tutto il Mondo "Muoviti a finire, e vedi di non crepare prima di averlo fatto, pancione!". 

TRAMA (dalla quarta di copertina)
Mentre la cometa di sangue continua a brillare nel cielo dei Sette Regni, la Guerra dei Re prosegue senza esclusione di colpi. Robb Stark conquista una vittoria dietro l'altra, arrivando a minacciare le piazzeforti dei Lannister, dal canto suo anche l'astuto Tyrion fatica a tenere sotto controllo il proprio reame. Intanto nella fortezza maledetta di Harrenhal il crudele lord Tywin Lannister si sta preparando a marciare verso occidente per affrontare Stark. Ma qualcun altro sta tessendo la sua incontenibile tela di morte. Infatti all'estremo Nord, oltre la Barriera di ghiaccio, forze oscure vanno facendosi sempre più minacciose e sempre più incombenti. Solo Jon Snow con un pugno di Guardiani della Notte può difendere il regno degli uomini dall'invasione di barbari e giganti. Uno scontro da cui dipenderà l'esistenza stessa dei Sette Regni.

RECENSIONE
Beh, che dire, George Martin è una garanzia. Le avventure e disavventure dei personaggi principali riprendono, e s'intrecciano le une alle altre. Arya Stark è ancora prigioniera di lord Tywin Lannister e si fa chiamare Nan, sempre meglio di "donnola", il nome che aveva prima; Gendry e Frittella sono furiosi con lei per aver creato tutto quel parapiglia alla fine del libro precedente, ma Sansa è come il metallo che viene forgiato nel fuoco: si indurisce sempre di più, acquisisce sempre più maggiore sicurezza in se stessa e in ciò che è veramente; Arya Stark di Grande Inverno. Nel frattempo, Bran Stark accetta la sua essenza di metamorfo e ora riesce a controllare i viaggi che fa sotto forma di lupo, ma la sua terra viene invasa dagli Uomini di Ferro di Theon Greyjoy, che con un voltafaccia conquista la terra che l'ha ospitato per ben 10 anni come protetto o "schiavo" in modo elegante. Theon si attira le antipatie di tutti a Grande Inverno, ma quando arrivano i Bolton, in particolare Ramsay Bolton (che diventerà famigerato, per chi conosce la serie tv) che mette grazie al suo esercito a ferro e fuoco tutti e tre i castelli. Nel frattempo Daenerys viene cacciata via da Quarth, e non riceve più nemmeno le lusinghe del viscidio Xaro, che la voleva sposare solo per i suoi draghi. Le parti di Catelyn Stark sono estremamente noiose, senza contare che lei è una credulona e crede a tutto quello che le dicono, senza chiedere ad altre persone chi l'ha riferito solo e senza verificare di persona, ma stavolta non ho trovato capitoli di Robb, credo che sarebbero stati più interessanti visto che a me, come ai personaggi, ha dato l'impressione che si nascondesse dietro le sottane di sua madre e che mandasse avanti lei a fare la diplomatica invece di affrontare direttamente lord Tywin Lannister. Shae in teoria dovrebbe apparire desiderabile nel libro, ma a me sta sempre più antipatica, e so che farà qualcosa di molto brutto ai danni di Tyrion, che è sopravvissuto miracolosamente all'attacco di Stannis Baratheon nell'estuario delle Rapide Nere. Comunque, sto ancora aspettando la parte in cui Theon viene evirato da Ramsay Bolton. Voglio leggere quella parte. Sì, Theon è un insicuro che vuole farsi accettare da suo padre, da sua sorella e dalla sua gente di Pyke, dai suoi uomini di ferro... Tuttavia ammazzare degli innocenti per compiacere la propria famiglia non è proprio un buon modo per dire "grazie" agli Stark che l'hanno tenuto con sé per tutto quel tempo.

La scrittura di Martin, cinematografica, diretta, senza peli sulla lingua, dettagliata fin nel più piccolo dettaglio, gli ha fatto meritare quattro stelline. Forse la quarta glie l'ho data perché mi aspettavo qualcosa di più da lui, ma non so spiegarvi esattamente cosa, in questo libro ha tralasciato alcuni capitoli dei personaggi minori che volevo leggere e questo di sicuro può essere un motivo per un voto leggermente più basso.

Vi saluto con un dialogo tratto da questo bel libro, che di sicuro molti di voi avranno letto:
"Se gli dei esistono, come mai il mondo è così pieno di sofferenza, d'ingiustizia?"
"A causa di uomini come te."
"Non ci sono uomini come me. Ci sono io e basta."
(Catelyn Stark a Jaime Lannister)

xoxo,
Giada

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