domenica, novembre 06, 2016

RECENSIONE di Trusting Darkness di Eva Fairwald

Buon giorno, bloggers e lettori! Il mattino ha l'oro in bocca ed è dalle nove in punto di stamattina che sto facendo di tutto, da leggere gli ultimi libri per la tesi, a fare qualche faccenda domestica, ad aiutare mia mamma in cucina... Ieri notte (all'una di notte giusta) ho finito di leggere questo strepitoso libro che già fin d'ora vi consiglio. Volete scoprire la mia opinione? Leggete il post e commentate!

PREMESSA
Non ho mai letto nulla che mescolasse così bene fantasy e fantascienza, con la giusta dose di romanticismo, ma questo romanzo ha tutto ciò che un lettore vuole: guerra, piani di guerra, amore, lealtà e coraggio. Sono entusiasta di questo romanzo, e non vedo l'ora di leggere il racconto ad esso connesso, ovvero "Immortals".


TRAMA (da Goodreads)
Captain Ella Dorsh is tough, skilled and… screwed. She is pretty sure that the enemy is leading the game and that war is going to reach the surface very soon, but humans are not ready yet.
The Underkingdom is impoverished and its population of dark elves wants to conquer the world and rule. Ella and the other “Reborn Divisions” are the only real chance to fight the enemy on the same level: elves against elves to spare precious human lives. However, nothing is as simple as it seems and darkness hides more than Ella had ever imagined.

The story is set in our world in a near future. It has some sci-fi and dystopian elements and a strong female lead that will kick your ass!
This novel is about Elvish soldiers caught in the middle of something too big to avoid and about dangerous secrets that will change life and history forever.

Excerpts:
"Isn’t it death, the faceless nightmare creeping on you every second of your lives? The ticking of its sleepless clock counting every heartbeat, dragging you closer to your last one? Isn’t it death, the pressure you feel over your chest, smashing through your thoughts, as your hair grows white and your skin rots wrapped around a decaying body?"

"She had decided to close her love in a box, to hold it captive while waiting for a better moment to set it free… but she had never stopped feeding it. It had outgrown its prison and it had escaped at the first chance, blowing up in her face with all the power of a time bomb set on the wrong timer."

✥ Website: http://evafairwald.wix.com/trustingda...

RECENSIONE
Io amo le protagoniste dei romanzi cazzute, con le palle, determinate e che non hanno peli sulla lingua: il Capitano Ella Dorsh, della 5a Divisione Rinati è tutto ciò e già quando faceva del sarcasmo con il suo camerata (e quasi-fidanzato-non-fidanzato) Alvin Ross sapevo di amarla. Ella Dorsh non è la classica protagonista che ha bisogno di essere salvata dal Principe Azzurro, è un'elfa che ha avuto un passato doloroso e molto difficile, che è stata accolta dagli umani e resa da essi stessi una macchina da guerra per uccidere gli elfi oscuri, gli abitanti del Regno di Sotto, gli elfi oscuri. Ma il mondo di Ella cambia bruscamente quando durante un attacco nei tunnel degli elfi oscuri viene rapita e messa di fronte alla verità, da parte di Kiro: le cose non stanno come gli umani le hanno sempre raccontato, le hanno riempito la testa di un sacco di bugie e ora lei deve riprendersi la sua vita e farne ciò che meglio crede. Nonostante lo shock provocatole da una simile rivelazione, Ella, molto pragmatica, riesce a comprendere le motivazioni che hanno spinto gli abitanti del Regno di Sotto a rifugiarsi sempre più sotto terra, rinunciando alla luce del sole e alla brezza dell'aria fresca per proteggere se stessi, ma anche per pianificare un attacco globale al mondo degli umani. A capo di questo piano globale vi è il Principe Dolente, un uomo che è tenuto in vita dagli incubi della sua stessa famiglia e che anela un mondo di pace per se stessi e per la sua famiglia, ma soprattutto per una pace e un'armonia che gli riporteranno dallo stato di coma indotto dalla magia, sua moglie, sua madre e suo figlio. 

Se ho amato Ella alla follia, lo stesso si può dire di Alvin Ross, il suo secondo. Alvin, anch'esso un elfo, ha vissuto la propria infanzia e prima adolescenza con Ella, ma anche se i due si amavano si erano ripromessi di stare insieme dopo la guerra. Alvin non è una spalla, è un personaggio a tutto tondo che si svela man a mano che si prosegue nella lettura, così come Ella rimane il personaggio duro e tosto che imparerete ad amare fin dal principio. In qualche modo, la durezza di Ella è compensata dai modi gentili e affabili di Alvin. Un altro personaggio molto interessante è Kiro, sinceramente avrei voluto sapere qualcosa di più di lui, sul perché non avesse una fidanzata o semplicemente una donna con cui uscire, o un'amica con cui confidarsi, l'ho trovato un personaggio davvero ben costruito e con un ruolo molto importante. Il Principe Dolente, dal canto suo, esercita un'aura di potere e mistero, ma la cosa che mi ha colpito di più è che è capace di leggere dentro alle persone. Kiro, Ella o chiunque dei suoi sudditi non può nulla contro il suo sovrano, che è capace di sviscerare la parte più profonda e più nascosta dell'animo dei personaggi e di metterli davanti alle migliaia di possibilità che gli si presentano davanti se sceglieranno una strada oppure l'altra. 

L'ambientazione, secondo me, è un po' postapocalittica perché parla della vita degli umani e degli elfi dopo la grande guerra che ha portato gli elfi a vivere sotto terra e agli umani a rendere i rinati degli strumenti di morte. L'autrice mescola sapientemente fantasy e sci-fi, senza mai fare in modo che un genere prevalga sull'altro. Una commistione di generi ben riuscita che presenta elementi appartenenti alle leggende umane, proprio gli elfi, le fate e gli stregoni e ciò che affascina l'uomo da una vita: la magia. La magia in questo mondo non è quello a cui siamo abituati a credere grazie alla favole che ci sono state raccontati quando eravamo piccoli, la magia qui è legata all'albero alpaldr che con le sue mele dorate conferisce immortalità agli elfi, un albero su cui gli umani volevano mettere le mani. Una caratterizzazione dei personaggi molto riuscita, che presenta i personaggi non solo come elementi legati alla guerra e alla pianificazione della stessa, ma come individui che hanno sentimenti, emozioni e che possono soffrire come gli umani. La narrazione in terza persona permette di entrare a pieno nella psicologia del personaggio, di amare, ridere e soffrire con lui o lei. 

Ho amato questo romanzo. Evaaaa, scrivi il seguito, ti prego!

Vi lascio con una citazione tratta da questo romanzo che adoro:
"Come poteva definire se stessa nell'attuale presente?"
(Ella Dorsh)

xoxo,
Giada

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